LOADING VILLA SAN LIBERALE Villa San Liberale
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Descrizione

Il complesso è costituito dal corpo padronale, con facciata rivolta verso ovest, a cui si innesta a nord un ampliamento a suo tempo collegato con l’ala rustica demolita nel corso del XX secolo. Verso est vi è un’aggiunta del 1932, caratterizzata dal grande serramento in ferro. Isolato a ponente è l’edificio delle scuderie, attualmente utilizzato come abitazione del custode, mentre a levante, aperto sul viale, si trova l’oratorio.
La villa è una costruzione settecentesca, successivamente ampliata e rimaneggiata soprattutto all’esterno.
L’accesso avviene direttamente dal Viale di Cart attraverso un’apertura ad esedra con il cancello arretrato nel muro di cinta. Il giardino antistante è diviso in due grandi aiuole. Nel retro lo spazio erboso è delimitato dall’oratorio.

Gli esterni

La facciata, alquanto semplice, è priva di timpano.
Una scalinata in pietra, affiancata da due aperture simmetriche comunicanti con il piano terra, conduce all’ingresso principale, preceduto da una piccola terrazza. Il semplice portale, affiancato da due alte finestre e più in là da due terrazzini lievemente aggettanti, culmina con una trabeazione semplificata in pietra che sostiene il balcone dell’apertura superiore. Fasce marcapiano leggermente aggettanti sottolineano l’andamento orizzontale della facciata, coronata in alto dalla gola del cornicione sotto cui si aprono gli ovali di aerazione del sottotetto. Interessanti sono i due camini monumentali.
Della fabbrica precedente rimane probabilmente l’impianto della grande cantina.

Gli interni

Planimetricamente la residenza si distingue per il grande salone centrale, o atrio d’ingresso, caratterizzato da due fila di due colonne disposte quasi addossate alle murature nord e sud. Esse sono dotate di capitelli ionici, e l’intonaco dei fusti è trattato a finto marmo; si tratta di una soluzione del tutto originale che qualifica nettamente l’interno di questa ambiente, ampliandone la spazialità. L’oratorio, ad aula rettangolare coperta con due crociere e culminate nel catino absidale con volta a spicchi, è stato ristrutturato dalla famiglia Bianco nel 1845, e dalla famiglia Di Suni nel 1942.
L’interno conserva un affresco raffigurante “Madonna con Bambino” sorreggente una spiga realizzato da Giovanni De Min. In un angolo si nota l’edificio sacro con lo sfondo della città di Feltre ed il monte Tomatico.

Durante il restauro promosso da Francesca Vellaio nel 1746 venne aggiunta la caratteristica decorazione a stucchi che decora le pareti e le lunette a volta. Alle pareti si trovano altre decorazioni a stucco dai loro motivi fitomorfi alternati a composizioni di caratteristici paesaggi settecenteschi con alberi e finte rovine, col tipico fondo in colore. In una di questa è raffigurata una villa preceduta da un geometrico giardino all’italiana affiancato da siepi potate ad arconi, in modo tale da permettere il passaggio, e sormontate da pennacchi. All’esterno si fa notare il curioso campaniletto con cella campanaria in pietra scolpita sorreggente una singolare cuspide in lamiera dal profilo a pagoda.

Alloggio turistico classificato Cinque Leoni